Sankudo
Spiegazione di base:
SAN tre: per l'influenza dei tre stili
che diedero origine allo stile Sankudo: Shotokan, Shito Ryu e Goju Ryu;
KU unione , vuoto libertà:
unione dei principi tecnici dei tre stili che hanno influenzato la base del
Karate Sankudo;
DO la via: è la pratica dell'arte del
Karate secondo i principi filosofici tipici orientali e soprattutto giapponesi;
il cammino
che si deve intraprendere per praticare tutte le "Arti Marziali" al fine di
migliorare l'individuo sia a livello fisico sia mentale.
Significato ideologico:
SAN spirito Ki
pensiero
(l'anima) Shiso
corpo Karada
KU unione
dei tre principi per fonderli in uno solo
DO la
via da seguire per giungere alla comprensione più intima di se stessi.
Nanbudo
Il Nanbudo è l'evoluzione del
Sankudo
e del Sankukai. Il Maestro Yoshinao Nanbu, ritenendo che alcune arti marziali
fossero troppo rigide, sentì la necessità di cercare qualcosa di nuovo. Così
creò il Nanbudo, con il fine di armonizzare la pratica con l'universalità di
tutte le cose. Nel simbolo dell'infinito e dell'universo, cioè il doppio
cerchio, Nanbu ha trovato il concetto di schivata.
Il Nanbudo, oltre alla schivata
semplice del Sankukai, utilizza altre parti del corpo per completare la stessa
azione.
Il Nanbudo si basa sugli elementi
della natura: il cielo, la terra, la luna, le forze naturali e gli animali. Il
Nanbudo è la scuola di creazione dell'energia.
Parte integrante del Nanbudo è il
Nanbu Taiso, una ginnastica respiratoria che supera il quadro
ermetico di una semplice preparazione fisica in vista di un allenamento. E' una
sinfonia di movimenti dolci, fluidi e a cerchio, che possono essere considerati
come una educazione corporale completa. La ricchezza dei gesti permette di
trovare un'altra dimensione
allo studio ed alla comprensione del
nostro corpo.
Oltre alle figure codificate, vi sono
esercizi volti alla liberazione, al risveglio e all'espressione delle pulsioni
corporali sane, che accrescono l'equilibrio fisico e mentale. Dieci serie di
movimenti ricalcano le immagini degli elementi della natura: l'onda, il vento,
la roccia, il pino, l'airone, il serpente, il drago, la farfalla, la cascata, il
sole.
L'identificazione dell'uomo con le
cose che lo circondano è profondamente legata alla conoscenza della vita e gli
permette di prendere coscienza che egli non è che un elemento dell'universo;
questa conoscenza si riflette nelle sue aspirazioni più profonde e segrete.
Tramite questa alleanza con le forze naturali, l'uomo si rigenera con energie
che cambiano e rivitalizzano il suo corpo ed agiscono sulla sua psiche. Un altro
elemento proprio di questa ginnastica è il ritmo respiratorio (che si ispira al
movimento delle onde del mare). La canalizzazione dell'energia interna,
provocata dalla contrazione del diaframma, fa nascere
una piacevole sensazione rivitalizzante.
Il
Nanbu Taiso,
tramite questi semplici gesti, permette di ritrovare un contatto con la natura,
che la frenetica vita quotidiana spesso ci fa dimenticare. Da questa pratica
nasce un clima proprio alla comunione serena del corpo e dello spirito, basata
sul reciproco rispetto nella scuola, in seno alla famiglia ed all'esterno.
Fatta questa premessa, ci sembra
importante, per rispondere alla domanda posta all’inizio del paragrafo,
sottolineare che la nostra scuola si propone di insegnare tecniche e aspetti
degli stili sopraccitati, secondo i seguenti criteri:
dallo
Shotokan
abbiamo desunto lo spirito sportivo e l'aspetto da combattimento, che esprimono
il senso più vero e profondo del karate Do (la via del karate e la sua
filosofia);
dallo
Shito-Ryu
abbiamo
derivato i Kata di base;
dal
Goju-Ryu
abbiamo preso i Kata di respirazione e superiori;
dal
Sankudo
abbiamo
tratto le tecniche di base, quali: posizioni, pugni, calci,
Keiten
(tecniche circolari), spazzate;
i
Randori:
tecniche di difesa e attacco applicate in coppia;
i
Kata
(forme di base);
dal
Nanbudo
gli esercizi ginnici e di respirazione (Taiso) e le cadute (Ukemi).
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